giovedì 28 dicembre 2006

Madonna tra santi

La cornice è costituita da un'articolata costruzione architettonica che imita un altare marmoreo. Sopra la mensa semplificata c'è il donatore in ginocchio (il pievano Benedetto Cesana). Si impostano sopra i due pilastri marmorei che reggono l'arco dell'intradosso a cassettoni. Chiude in alto un motivo alla robbiana con l'incoronazione della Vergine da parte dell'Altissimo.
Fa da sfondo all'affresco un muro a conci : di fronte è il trono con la Vergine (si noti il manto ricco di disegni e con tracce d'oro, segnato ai bordi da ornamenti su intonaco) che regge un uccellino sul dito e il Bambino in atto benedicente. Ai lati ci sono due santi: San Giovanni evangelista e San Vittore (guerriero che regge un'asta con guidone rosso).
C'è attenzione alla resa spaziale, alla cornice architettonica. Le vesti sono sontuose, si ricercano caratteri fisiognomici diversificati. Sono presenti però alcuni accenti gergali: il Gesù troppo anchilosato e plastico, i santi con movenze impacciate.

Il dipinto è datato al 1485 ed è attribuito agli inizi dell'attività di Antonello da Serravalle.
Il santo di destra è stato inizialmente identificato con San Liberale, ma la presenza sul vessillo di una città turrita (che non è emblema di Treviso, di cui Liberale è patrono) fa propendere per San Vittore, patrono di Feltre, terra d'origine del committente.

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