giovedì 28 dicembre 2006

Altare della Trasfigurazione


L'altare di San Rocco è datato al 1525, è in pietra scolpita. Esili pilastri sostengono mensole su cui poggia l'arco con intradosso a cassettoni. La struttura è decorata a rilievo, con candelabre, foglie d'acanto e rosette. Sulla fronte vi sono clipei con la scena dell'annunciazione. E' attribuito all'ambito di Pilacorte (autore che operò tra il Pordenonese e il trevigiano): c'è un linguaggio già rinascimentale, attento al recupero del classico anche se con qualche schematismo e ripetizione. Ai lati trompe vi è un interessante trompe l'oeil architettonico.

Nella parte inferiore dell'affresco, in primo piano, ci sono Sant'Antonio Abate (porcello e bastone), San Rocco (Angelo che mostra la ferita e bordone) e San Sebastiano. Sopra ci sono i tre discepoli che assistono direttamente all'evento: Giacomo, Pietro e Giovanni. Nella lunetta c'è Cristo (veste azzurrina con ermellino) trasfigurato tra Mosè e Elia.
Sopra la struttura c'è un affresco con Dio Padre con le braccia aperte, imponente.

L'affresco è di Francesco da Milano ed è datato al 1525. Da notare l'eleganza e la monumentalità figure, la tavolozza brillante (è stato evidenziato un influsso del Pordenone), la luce che si riverbera dall'alto verso il basso, con il conseguente schiarirsi dei colori nella parte superiore. Il ritmo lineare è efficace: centro ideale della scena, esterno al centro di composizione, è il Cristo. Vi è però qualche incoerenza coloristica e stilistica (di prospettiva e paesaggio). Sant'Antonio resta un po' fuori dal gruppo per la sua ieraticità, le figure degli apostoli sono poco riuscite. Migliori risultano le tre superiori.

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